9VT18 - VITE DA TAVOLA -ITALIA -

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La più nota e diffusa, sempre validissima per la dolcezza e la dimensione dei suoi acini.
Matura la seconda metà di settembre.

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VITE DA TAVOLA -ITALIA -
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Consigli per la coltivazione delle viti da tavola:

Selezione del terreno: Assicurarsi che il terreno sia ben drenato, fertile e con un pH compreso tra 6 e 7.

Piantagione: Piantare le viti in primavera o in autunno, in zone con buona esposizione al sole. Considerare lo spazio disponibile per permettere alle piante di crescere e di sviluppare una buona ventilazione.

Sistemi di supporto: Installare un sistema di supporto per le viti, come un pergolato o un traliccio, per permettere alle piante di crescere in modo ordinato e facilitare la raccolta dei frutti.

Potatura: Praticare una potatura regolare per mantenere una struttura equilibrata della vite e promuovere la produzione di frutti di qualità. Rimuovere i germogli laterali e la legna vecchia per favorire la crescita di nuovi rami produttivi.

Irrigazione: La vite ha bisogno di un'adeguata irrigazione, soprattutto durante i periodi di siccità. Evitare irrigazioni eccessive per prevenire problemi di marciume radicale. Un sistema di irrigazione a goccia può essere utile per fornire acqua in modo mirato.

Nutrizione: Fornire una corretta alimentazione alla vite mediante l'applicazione di fertilizzanti bilanciati. Seguire le indicazioni specifiche per la varietà coltivata e le raccomandazioni di un esperto agronomo o viticoltore.

Controllo delle malattie e dei parassiti: Monitorare costantemente le viti per individuare eventuali segni di malattie o attacchi da parte di parassiti. Utilizzare prodotti fitosanitari appropriati in modo responsabile e secondo le normative locali.

Raccolta: Raccogliere i frutti quando sono maturi, facendo attenzione a non danneggiare le piante. Applicare eventuali tecniche specifiche per la varietà coltivata, come il controllo del livello di zucchero per determinare la maturazione ottimale.

 

 

NB .Le epoche di maturazione di tutte le viti possono anticipare o ritardare anche di una settimana o più, a seconda dell’esposizione e del clima.