Coltivazione dei Rosai
CLIMA I Rosai riescono bene ovunque, dalle località costiere del Mediterraneo fino a quelle montane, preferibilmente in posizioni ben soleggiate, sia nelle aiuole dei giardini come sui terrazzi in vasi o in altri contenitori.
TERRENO E CONCIMAZIONE I rosai si adattano a crescere nella maggior parte dei terreni argillosi, argillosi-silicei oppure di medio impasto, purché profondi e di buona fertilità. Non crescono bene nei terreni troppo compatti o umidi che eventualmente si possono rendere adatti drenandoli in profondità con materiali grossolani. In ogni caso si deve scassare il terreno ad almeno cm. 50 di profondità, interrando stallatico maturo o, in alternativa, l’eccellente ROSABELLA. Si tratta di un concime organico naturale granulare facile da spargere e completo di azoto, fosforo, potassio, magnesio e microelementi. Si sparge con facilità nella dose di 25 g per piantumazione e da 12,5 g a 25 g per piante già a dimora, da spandere e lavorare leggermente in marzo/aprile e eventualmente in luglio/agosto.
LA PIANTAGIONE Normalmente i rosai si piantano da novembre a marzo escludendo il periodo in cui il terreno è gelato o troppo umido a seguito di piogge insistenti e prolungate. Si sparge il concime sul fondo della buca profonda circa 30 cm. e poi si interrano fino all’altezza dell’innesto;si copre con altro terriccio e si annaffia. Per proteggere i rosai dal freddo, se la piantagione avviene in autunno, o per impedire la disidratazione dei rametti nel caso in cui la piantagione viene eseguita a fine inverno, si forma un cumulo di terra alto circa cm. 15 fino a coprire almeno in parte i rametti . A primavera, quando i rosai hanno iniziato a vegetare si livella il terreno scoprendo i rametti.
LA POTATURA I rosai vengono forniti già potati con i rami piuttosto corti e quindi si collocano a dimora così come sono forniti. Nel tardo autunno seguente alla piantagione oppure a fine inverno (e cosi negli anni seguenti) è importante potare accuratamente i rosai per favorire un loro sviluppo armonico e un’abbondante fioritura. Si devono asportare completamente i rametti più esili, quelli secchi o sofferenti e poi si accorciano a 5 o 6 gemme i restanti rametti quelli vigorosi che sono cresciuti nella passata stagione. Nel corso dell’anno, poi, dopo la prima fioritura primaverile e, in seguito, dopo ogni successiva fioritura, si esegue la potatura verde, recidendo i nuovi rami ormai sfioriti sopra la terza o la quarta foglia a partire dal punto di inserzione sul vecchio ramo. Così facendo i rosai rivegetano prontamente e rifioriscono fino ai geli.
I SUCCHIONI Sovente alla base dei rosai sia a cespuglio sia rampicanti crescono dei succhioni selvatici che si originano direttamente dalla radice e comunque sotto il punto d’ innesto; detti rami si riconoscono perché molto spinosi e per le foglie assai minute, ben diverse da quelle tipiche della varietà. Questi succhioni vanno asportati completamente, recidendoli alla base. Sovente, soprattutto nei rosai rampicanti, si sviluppano dei nuovi rami molto vigorosi che si originano sopra il punto di innesto e sono in tutto simili agli altri rami del rosaio. Questi non sono dei succhioni selvatici, ma dei rami buoni da conservare, che servono a rimpiazzare gradualmente i vecchi rami.
LA SCELTA DELLE VARIETA’ Nel Catalogo in corso vengono illustrate e offerte numerose varietà di rosai a cespuglio e di rosai rampicanti tutte rifiorenti da maggio fino ai geli, le migliori in assoluto che il mercato può offrire, frutto di un’accurata scelta e selezione dopo rigorosi controlli e sperimentazioni nei nostri campi-prova. Rosai a cespuglio Nella scelta delle varietà da coltivare è bene tenere presente che i rosai a cespuglio possono avere caratteristiche diverse per sviluppo vegetativo, portamento e conformazione dei fiori. Normalmente si distinguono i seguenti gruppi: varietà classiche a grandi fiori: sono adatte per aiuole e fiore reciso, molto vigorose e a fiori profumati; distanza tra le piante 70/80 cm. minimo. varietà con fiori a mazzetti e a vegetazione eretta: formano cespugli compatti e si prestano per formare aiuole o siepi di tipo paesaggistico; hanno fioritura esuberante, con fiori semi doppi; distanza tra le piante 50/60 cm., non meno. varietà con fiori a mazzetti e a vegetazione prostrata di tipo coprisuolo o ricadente: sono adatti per scarpate, bordure o giardini rocciosi; distanza tra le piante 45/50 cm. Rosai rampicanti Le varietà appartenenti a questa categoria sviluppano un’abbondante vegetazione con rami alti fino a 3 mt. e sono adatte per decorare arcate e colonne, tralicci o recinzioni anche metalliche. Alcune varietà sono vigorosissime e portano fiori assai grandi, doppi, solitari o riuniti a 3 0 4 all’apice dei rami. Altre varietà sono meno vigorose, con fiori semidoppi riuniti amazzetti. Alcune varietà, poi, sono particolarmente profumate e i fiori non subiscono nessuna decolorazione anche se esposti, specie d’estate, ai violenti raggi solari.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI I rosai purtroppo sono soggetti a vari parassiti, insetti e crittogame (malattie fungine) che deteriorano la vegetazione e rovinano i fiori. Per rimediare si può intervenire con trattamenti insetticidi e antiparassitari da eseguire in aprile, prima dell’inizio della fioritura e, se necessario, anche nei mesi successivi.