Coltivazione dei Mirtilli

Scelta del terreno ed esposizione

Il mirtillo esige un terreno molto acido, con pH compreso fra 4 e 5,6, organico, ma senza ristagni. Terreni leggermente acidi, ma privi di calcare, possono essere adattati al mirtillo, con la distribuzione di torbe acide, segatura, corteccia e con l’aggiunta di zolfo. Nella stagione precedente l’impianto, 25 g di zolfo per mq permettono, grazie all’azione dei zolfobatteri, l’abbassamento di un punto di pH. L’acqua di irrigazione non deve contenere calcare, altrimenti è necessario raccogliere e utilizzare l’acqua piovana. A differenza del mirtillo selvatico (vaccinium mytrillus ) che ama i luoghi freschi e l’esposizione a Nord, il mirtillo americano (vaccinium corymbosum  ) ama le posizioni soleggiate. Può essere coltivato così anche fino a 1.000 m di altitudine; per il Sud Italia, invece, è necessario verificare la scelta varietale, perché le normali cultivar crescono con difficoltà in climi troppo miti. È dunque necessario mettere a dimore specifiche varietà a basso fabbisogno in freddo come il mirtillo Powder Blue (vaccinium ashei)

Impollinazione

Le varietà normalmente coltivate sono autofertili, ma hanno bisogno dell’impollinazione entomofila (api ,bombi ,insetti pronubi).

campo mirtilli

Preparazione del terreno e concimazione

È necessario effettuare un’analisi del terreno prima dell’impianto ed intervenire di conseguenza, normalmente con l’uso di materiali organici e con l’uso dello zolfo. Per impianti non professionali è molto più semplice utilizzare torba per piante acidofile (es. azalee e rododendri), sia in vaso, sia in buche.

La coltivazione in vaso

Il mirtillo viene spesso coltivato in vaso o in altri contenitori riempiti di torba acida di sfagno; questa tecnica ha permesso di ampliare le aree di coltivazione, ma per un buono sviluppo negli anni è necessario un contenitore di 30 o più litri.

 L’impianto

 Le piante coltivate in contenitori possono essere messe a dimora tutto l’anno, ma il periodo più adatto è novembre per il Centro - Sud e inizio primavera per il Nord Italia.

 Per le comuni varietà si consiglia una distanza tra le piante di 80 cm e tra le file di 250 cm.

Irrigazione

Il mirtillo ha un fabbisogno idrico e di elementi minerali piuttosto limitato, ma continuo durante la stagione.  È quindi molto utile prevedere un impianto irriguo a goccia, con due gocciolatoi ai lati di ogni pianta..

Potatura

Il mirtillo va regolarmente potato in inverno, in maniera di mantenere per ogni pianta 3-4 rami produttivi, altrettanti giovani e qualche nuovo pollone che andrà poi a sostituire le branche più vecchie che vanno rinnovate ogni 4 o 5 anni.

La gestione della fila e dell’interfila

È sempre consigliabile, anche nei terreni più adatti, utilizzare lungo la fila materiali organici in abbondanza per mantenere un alto livello di sostanza organica , un pH basso e una umidità costante del terreno. Per questo tipo di coltivazione è preferibile prevedre l'utilizzo di una pacciamatura ( teli in polietilene o Biotelo) per contenere le infestanti.

Concimazione primaverile

La distribuzione di 20 g/mq di concime minerale a reazione acida è di norma sufficiente . Consigliamo concimi tipo Altea.

 

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