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Coltivare lo zafferano

Il terreno per la coltura di questa bulbosa deve essere ben drenato, privo cioè di ristagni di umidità; non importa se si tratta di terreno povero, anzi a tal proposito è bene ricordare di non distribuire letame prima della messa a dimora dei bulbi.

 

Lo zafferano va interrato a gruppi di tre file (prosone) e tra un prosone e l'altro si lascia un passaggio per la raccolta dei fiori. I prosoni devono essere sollevati rispetto al passaggio sia per rendere più agevole la raccolta sia per favorire lo sgrondo dell'acqua in caso di piogge abbondanti. I solchi devono avere 2-3cm di profondità e distanti l'uno dall'altro ca.20cm. I bulbi vanno posti dentro i solchi a 10-12cm di disatanza l'uno dall'altro e con il ciuffo rivolto verso l'alto

Se la stagione è molto siccitosa conviene irrigare il solco immediatamente prima della messa a dimora dei bulbi anche per facilitare una migliore aderenza del bulbo al terreno. Quindi coprire con terra senza bagnare ulteriormente.

Nella seconda metà di ottobre cominceranno a spuntare i fiori. La procedura di raccolta dei fiori è precisa e richiede pazienza e attenzione. La raccolta avviene in un tempo brevissimo, ovvero una ventina giorni, e solo in un determinato momento della giornata: all’alba. Questo perché la luce del sole fa schiudere i fiori e gli stimmi invece devono essere presi prima che questo accada. Tutto ciò per preservarne la qualità e il sapore. L’umidità infatti è nemica dello zafferano e i petali chiusi, proprio come uno scudo, proteggono gli stimmi da essa.

Solitamente si raccolgono i fiori interi e non solo i pistilli. Essi vengono raccolti interi e poi sottoposti a mondatura, scartando i petali (viola) e il polline (giallo) e prelevando tutto l' intero il gruppo dei filamenti rossi. Questi vanno posti poi vicino ad una fonte di calore (stufa, calorifero, forno ventilato aperto) e fatti disidratare evitando di bruciarli. Al termine della procedura lo zafferano deve aver conservato il suo colore rosso vivo e al tatto deve risultare secco. A questo punto si può conservare in un vaso di vetro, sicuri che non si alteri nel tempo.

Terminata la raccolta dei fiori, i bulbi vanno lasciati nel terreno fino all'estate dell'anno successivo, quando si dovranno cavare e conservare al buio fino al momento della nuova semina. Un'altra tecnica colturare (per i più esperti) prevede di lasciare i bulbi nel terreno anche 4/5 anni di fila (coltura poliennale)

Un paio di numeri utili:

  • Per fare un grammo di spezia ci vogliono circa 150 fiori 
  • Con un grammo di zafferano ci si ricavano una trentina di porzioni di risotto alla milanese.
  • I bulbi hanno diversi calibri e di conseguenza diversi prezzi. Un bulbo di piccolo calibro produce un solo fiore, quelli di medio calibro possono fare 2 o 3 fiori, ma se è grande come quelli che trovate sul nostro sito (10+) arriva dal secondo anno fino a 3-4 fiori.
  • Per una coltivazione domestica 200/300 bulbi permettono un raccolto soddisfacente.
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