1184 - FAGIOLO NANO ZOLFINO

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È una varietà antica ancora coltivata in Toscana nel Pratomagno del Casentino, molto rara e con caratteristiche organolettiche di assoluta rilevanza.

La particolarità di questo fagiolo è la quasi totale assenza di buccia, l’intenso sapore e la prerogativa di reggere ad una cottura prolungata.
La buccia sottilissima lo rende particolarmente digeribile. Il seme ha forma globosa, è piccolo ed irregolare di colore giallino. La pasta è densa, tenerissima e cremosa.
Si coltiva come il fagiolo cannellino, si consiglia la semina in terreni privi di ristagni d’acqua in quanto questa pianta non li tollera.
È un fagiolo delicato da coltivare in quanto teme le forti escursioni termiche e le gelate primaverili.

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Famiglia Leguminose/Papilionacee Semina: direttamente a dimora solo quando la temperatura si è stabilizzata sui valori superiori ai 10°c; in pratica a partire da marzo nelle regioni meridionali e altrove a partire da aprile.Le semine possono essere scalari fino a giugno così da poter raccogliere i fagioli in tempi diversi. Il ciclo culturale varia dai 2 ai 3 mesi. Semi occorrenti: 1,5 - 2 kg. Per 100 mq di terreno. Distanze: si semina a file distanti 40/50 cm. interrando 3-4 semi distanti 20/25 cm lungo le file. Il seme va interrato di 2-3 cm. Concimazione: i fagioli crescono bene in terreni fertili che sono stati concimati con concimi organici solo l'anno precedente la semina . Evitare l'impiego di letame non maturo. Consigli utili: è consigliabile rincalzare leggermente il terreno attorno alle piante così da formare dei solchi longitudinali.